Milano, 14 Febbraio 2001

 

NOTIZIARIO DEL MESE DI FEBBRAIO

 Cari colleghi,

recentemente sono intervenute alcune novità di rilievo, direttamente connesse ai cambiamenti relativi all’avvio del processo di riforma dell’Amministrazione Finanziaria ,nonché  conseguenti ad importanti e qualificanti innovazioni contrattuali di particolare rilevi per il personale direttivo e dirigente.

 CONTRATTO INTEGRATIVO.

Nelle “code contrattuali“ dell’integrativo da poco definito sono stati  revisionati alcuni istituti e ne sono stati previsti “ex novo” altri, necessari per completare la contrattualizzazione del rapporto di pubblico impiego. In particolare sono stati disciplinati il diritto di assemblea (12 ore annue pro capite senza decurtazione della retribuzione), la definizione dell’istituto del comando e la salvaguardia dei “vecchi provvedimenti”, la copertura assicurativa e il patrocinio legale nonché diverse precisazioni in tema di gestione del personale ( assenze per malattia, i congedi retribuiti per particolari motivi). Il SIPDAD ritiene complessivamente soddisfacente sotto il profilo normativo l’intesa raggiunta.

INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE – CALCOLO DEL TFR E PENSIONABILITA’.

L’art.17, comma 11, del citato accordo, riconosce in via di principio la natura “fissa e ricorrente” dell’indennità di amministrazione, con la sua conseguente possibile (ma non ancora acclarata) collocazione  nella tabella a), che comprende tutte le voci utili ai fini della pensione. Si tratta di un’interpretazione  peraltro già acquisita di fatto poiché l’indennità di amministrazione figura  tra  le componenti retributive, che rivestono natura fissa e ricorrente.

Allo stesso modo l’indennità di amministrazione è stata riconosciuta utile ai fini della determinazione dell’indennità di buonuscita  o del trattamento di fine rapporto (art.17, comma12). Tuttavia sarà necessario una condivisione d’intenti da parte del Ministero del Tesoro, della Ragioneria ed eventualmente  della Corte dei Conti, che allo stato hanno espresso una valutazione negativa, determinando anche un conseguente un contenzioso.

E’ evidente che  quanto previsto dal CCNL deve essere considerata  un’apprezzabile e condivisibile  declaratoria di principio, che necessita tuttavia di una chiara affermazione di pensionabilità dell’indennità di amministrazione, che di fatto potrà essere esplicitamente riconosciuta solo con il prossimo CCNL o con uno specifico provvedimento normativo.

Pertanto non si comprendono i toni trionfalistici di alcuni comunicati dei confederali, che considerano già acquisita come successo “personale” la pensionabilità dell’indennità di amministrazione. In verità IL SIPDAD ha da sempre sostenuto la tesi del riconoscimento formale ed esplicito della pensionabilità e la connessa estensione del beneficio anche al tredicesimo rateo, alla stessa stregua di quanto stabilito dal CCNL dei dirigenti.

Siamo, pertanto, lieti, che anche la CGIL, la CISL e la UIL sia pure con ritardo, siano pervenute sulla nostra posizione.

CONVENZIONE DELL’AGENIZA DELLE DOGANE.

Nei giorni scorsi sono state  definite le convenzioni tra il Ministero e le Agenzie fiscali. I punti maggiormente rilevanti sono i seguenti:

·         La definizione degli obiettivi da raggiungere per l’individuazione della quota incentivante. La soglia minima da raggiungere è pari al 65% degli obiettivi fissati, mentre per ottenere il 100% del finanziamento occorrerà raggiungere il 95% degli obiettivi.

·         La destinazione dell’intera somma derivante dall’applicazione della L.n.140/97 (quota del 2%) al personale, senza decurtazione o “deviazione “ alcuna.

Si informa, comunque, che il teso integrale della convenzione è disponibile sul nostro sito Internet  (http://digilander.iol.it/sipdad).

            IL SIPDAD ritiene che  la convenzione debba essere considerata nel complesso soddisfacente, poichè risulta congruo il rapporto tra risorse assegnate, obiettivi da conseguire  e determinazione della quota retributiva incentivante.

FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2000.  

 Nella proposta rassegnata dall’Amministrazione sono stati previsti 143 miliardi per il compenso incentivante ed 84 miliardi per il finanziamento del 2%. Altri 73 miliardi sono stati destinati anche per il potenziamento delle strutture operative delle Agenzie (oltre che per  la copertura salariale dei L.S.U.). Il SIPDAD ritiene che gli stanziamenti non siano sufficienti  a remunerare adeguatamente la quota incentivante del personale, ritenendosi, quindi indispensabile un’integrazione dei fondi.

LA SEPARATA AREA PER I DIRETTIVI.

Recentemente si sono verificate alcune circostanze che il SIPDAD considera rilevanti per la definizione in tempi ragionevoli di una separata area contrattuale per i direttivi.

In primo luogo due contestuali e distinte pronunce giurisdizionali hanno riconosciuto  un obbligo giuridico per le parti, anche nel pubblico impiego, alla creazione della separata area dei “quadri”.

In secondo luogo la pronuncia del Parlamento europeo che ha riconosciuto il diritto dei funzionari direttivi ad  una distinta disciplina contrattuale per restituire alla categoria le giuste motivazioni ed il dovuto riconoscimento per la professionalità posseduta e per la  peculiarità e rilevanza  delle funzioni svolte. A tal fine giova ricordare che una tale presa di posizione si deve unicamente ad un’ iniziativa  di una  delegazione della DIRSTAT, composta tra gli altri dal Segretario Arcangelo D’Ambrosio e dal sottoscritto, che il 19.10.1999 si è recata a Bruxelles per presentare  una specifica   petizione presso il Parlamento Europeo, chiedendo l’intervento dell’assemblea comunitaria  in merito. 

In terzo luogo la presa di posizione di una parte rilevante delle forze politiche e congiuntamente di alcuni autorevoli esponenti politici che hanno riconosciuto la validità della tesi della necessità di una separata area contrattuale per i direttivi, da sempre sostenuta ed invocata dalla DIRSTAT, che pare trovare consensi anche in ambienti taluni sindacali confederali.

CONTRATTO DEI DIRIGENTI.

Proseguono le trattative per il contratto dei dirigenti. L’ARAN, nel corso dell’incontro della  giornata di ieri,  ha recepito in buona parte le richieste della DIRSTAT sia sul piano normativo che su quello retributivo. Preliminarmente va evidenziato che i 100 miliardi stanziati in finanziaria, al contrario di quanto previsto in prima stesura e grazie soprattutto alla DIRSTAT, non sono destinati che in misura del 10% al fondo di  perequazione del trattamento accessorio delle posizioni dei dirigenti delle diverse Amministrazione, mentre il restante 90%  servirà per remunerare al “trattamento fondamentale o retribuzione fissa “.

Risulta, evidente, il duplice beneficio che ne scaturisce. In primo luogo è preferibile un maggiore aumento del trattamento economico fondamentale, che il dirigente potrà acquisire definitivamente a prescindere dalla posizione rivestita nell’Amministrazione in cui presta servizio o da un eventuale messa a disposizione del ruolo unico. In secondo luogo per i dirigenti dell’Agenzia delle Dogane la prevalenza del fondo destinato alla “quota  fissa” determina in assoluto ed automaticamente una maggiore retribuzione. In particolare e con riferimento alla parte normativa si sta procedendo all’esame articolo per articolo della bozza.

Contrariamente alle posizioni dell’ARAN, favorevole solo alla procedura informativa, la determinazione delle posizioni dirigenziali è stata posta a concertazione, mentre la determinazione dei criteri per l’assegnazione della retribuzione di risultato è stata posta a contrattazione integrativa. E’ stata definita, altresì, la composizione della retribuzione di posizione dei dirigenti di seconda fascia: 70 milioni di retribuzione di parte fissa e 17 milioni di retribuzione di posizione (la DIRSTAT ne ha chiesto almeno altri 3). La parte mobile della retribuzione di posizione varia da un minimo 17 milioni ad un massimo di 82 milioni. Inoltre l’ARAN propone un rapporto tra minimo e massimo che va da 1,8 a 4 , senza alcuna differenziazione tra posizioni retributive; la DIRSTAT, invece, ha proposto un rapporto che oscilla tra 1,4 e 4 articolato su  tre singole posizioni retributive (ex fasce retributive). La disamina di queste problematiche, ancora aperte, è stata aggiornata alla prossima tornata di incontri e per l’occasione verrà diramato un comunicato di aggiornamento.

Tuttavia sotto il profilo normativo  sono state definite ulteriori questioni di rilevo  per la categoria, che sarà cura del sindacato esporvi in un apposito notiziario. 

IL SEGRETARIO GENERALE

Alessio Fiorillo